Cucina Calabrese
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Cucina calabrese, ricette, sapori e sagre è un libro di Edizioni Affinità Elettive vi accompagna alla scoperta della cucina calabrese, una cucina contadina robusta e piccante perché fa un abbondante uso di peperoncino.
I sapori sono forti e decisi e il colore che viene in mente è il rosso. Il rosso della cipolla di Tropea, del peperoncino, della ‘nduja, dei peperoni e della soppressata. Ma non possiamo dimenticare le altre “perle” calabresi: il cedro, il bergamotto, l’olio extravergine d’oliva (con le tre dop Bruzio, Lametia e Altocrotonese), la liquirizia di Rossano e le clementine (innesto tra il mandarino e l’arancio amaro).
Le piante aromatiche quali menta, basilico, alloro, prezzemolo, salvia, aglio, cipolla, pepe nero, il peperoncino, timo, inebriano i sensi e vivacizzano pietanze sane e gustose. Le due anime del territorio, terra e mare, sono presenti nelle ricette e nelle usanze popolari. Si prediligono ancora oggi i legumi, i pesci freschi o salati, l’agnello e la carne di maiale. I formaggi per eccellenza sono il caciocavallo Silano, il pecorino del Monte Poro, quello fresco è morbido e di sapore dolce
a differenza di quello stagionato intensamente aromatico e leggermente piccante, il pecorino Crotonese, ottimo in abbinamento con il miele, e la ricotta affumicata di Mammola prodotta con il latte caprino con tecniche artigianali ed affumicata con legna di castagno o di erica.
Nella Costa Viola, a sud sul versante tirrenico, la pesca del pescespada ha ispirato diverse preparazioni: alla brace, alla ‘gghiotta con le olive, in involtini tagliando fettine molto sottili o nei sughi per condire la pasta. Sin dall’anno 1000 tante tonnare punteggiavano la costa tirrenica da Tropea ad Amantea, specialmente nel golfo di Santa Eufemia nel Vibonese. Sono ancora riconoscibili alcune evidenze archeologiche a Palmi, Briatico, Bivona e Sant’Irene, segni di una tradizione antica.
Informazioni aggiuntive
Lingua | Francese, Tedesco, Italiano, Inglese, Spagnolo, Russo |
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